STORIA VERA DI DUE INNAMORATI... di Annarosa Cuppini
Dedicata a Stefania e Luigi
STORIA VERA DI DUE INNAMORATI... CHE QUI, PROPRIO QUI, SI SONO INCONTRATI...
Vagava l'attempato colombo nell'aere terso dell'ombrica terra
disilluso d'amor, con qualche affanno,
la mente rassegnata, volta a quei passati ardori,
nel velato rimpianto di mai più rinnovar quel tempo.
Mesto così, senza più speme alcuna,
il volo suo fiacco arrestò, senza vigore omai.
Posò le stanche membra lungo un argenteo cavo,
un lungo filo freddo pur sotto il sole.
Ignaro l'attempato colombo delle moderne diavolerie
per nulla presago del suo destin futuro,
stette e ristette a ripigliare il fiato, per rinvigorire il volo,
quando - qual mai prodigio è questo? - tutto ad un tratto
un tremolio lo prese, un'emozione nuova e antica.
Ma dove mai s'era posato? Qual misterioso effetto
in lui stava producendo quel freddo sconosciuto cavo?
Le voci lui sentiva, o meglio, una soltanto e celestiale!
Da dove mai veniva? Nessun'ala in volo, nemmeno all'orizzonte...
Ma sì, proprio da lì, arrivava! Da quell'argenteo filo!
Da novello entusiasmo preso e le ali agitando con rinnovata lena
un po' più in là si fece, per meglio ascoltar la voce.
Ma sì, non s'ingannava! Qual suono angelico, ammaliante e soave!
Che far? - si chiese - Come raggiunger ora l'oggetto del desìo?
Ma sì - si disse ormai ringalluzzito - tutto sta a seguir la voce!
Non era poi così lontana, bastava sorvolare un monte,
ammirar le fresche acque e il lapidoso letto del Bisenzio
e... di battito d'ala in battito d'ala ...seguendo ancor le vibrazioni
in men che non si dica il nostro eroe raggiunse d'un sol fiato
l'origine del canto ammaliator e lì ristette, frementi le sue piume,
il cuor che in petto ormai scoppiava (amor gli prese...oppur...?)
Al fin del cavo argenteo in ciel spiegato, il capo verso il ciel proteso,
ecco... Colombina, gorgheggiando, le piume dispiegava, emozionata,
vagheggiando un nuovo volo con l'intrepido compagno
che baldanzoso e tronfio più che mai nel cielo la portò, nell'infinito.
Sull'aere blu cobalto volarono felici, benedicendo ognor
l'ignaro argenteo cavo che galeotto fu .
(Annarosa)