MARY ANNING - la donna che parlava ai dinosauri.
Dal padre invece imparò a
cercare e riconoscere i fossili di cui era ricco il territorio intorno a Lyme
Regis, diventato rinomato centro turistico e ai visitatori venivano venduti questi
reperti, contribuendo in modo decisivo al bilancio famigliare, soprattutto dopo
la morte del padre nel 1810. Ricercare fossili non era un lavoro facile,
soprattutto d'inverno, perché occorreva scavare alla base di scogliere
instabili tanto che Mary ebbe molti incidenti e rischiò più volte la vita. Un
anno dopo la morte del padre, il fratello Joseph rinvenne un teschio di un
ittiosauro lungo più di un metro; Mary trovò il resto dello scheletro. Venne
acquistato da Lord Henry Hoste Henley come scheletro di un coccodrillo ma un
naturalista del British Musuem lo identificò con esattezza e lo espose. Col
tempo Mary ne troverà altri dello stesso genere. Nel 1820 trovò invece il primo
scheletro incompleto di plesiosauro e due anni dopo uno completo, con 35 vertebre
del collo, un numero inconsueto che generò i sospetti del naturalista e
anatomista francese Georges Cuvier, una vera autorità nel suo campo, che misero
in difficoltà Mary togliendole credibilità. Ma la scoperta di un terzo
scheletro anch'esso completo e grazie all'appoggio della Geological Society,
Cuvier fu costretto a ritornare sui suoi passi.
Mary Anning nacque in
Inghilterra, a Lyme Regis il 21 Maggio 1799. Il padre,
Richard Anning era un falegname con la passione per i fossili che ricercava
sulle scogliere del suo paese per poi rivenderli ai turisti. Il nome Mary era
molto comune in famiglia: così si chiamava la madre, Mary Moore e la sorella
maggiore morta per un incidente domestico. Altri figli moriranno in tenera età.
Solo la nostra Mary e il fratello Joseph raggiunsero l'età adulta, anche se lei
rischiò la vita quando aveva solo 15 mesi e venne colpita da un fulmine, mentre
si trovava in braccio ad una vicina che si era riparata sotto un albero con
altre donne. Morirono tutte tranne la bambina. I suoi studi non furono molto
approfonditi: imparò a leggere e scrivere presso la locale scuola cristiana
congregazionalista.
Nel 1828 Mary trovò il primo fossile di rettile volante nella storia dei ritrovamenti in Inghilterra: era un pterosauro. Scoprì anche molte nuove specie di fossili di pesci. Nonostante i suoi scarsi studi scolastici, Mary annotava e criticava articoli scientifici, imparò l'anatomia sezionando pesci e seppie per meglio visualizzare, per similitudini, la forma di specie estinte. Aveva 27 anni quando riuscì a comprare una casa, allestendo al piano terra l'Anning's Fossil Depot, assistita da Elizabeth Philpot, della quale divenne amica e collaboratrice. Il suo "negozio" venne frequentato da personaggi importanti della sua epoca come il re Federico Augusto II di Sassonia e esperti del settore dei musei londinesi e newyorchesi.
Dopo anni di difficoltà economiche dovute alla non facile reperibilità dei fossili e ad una minore richiesta del mercato, oltre a qualche investimento sbagliato, Mary Anning si ammalò di tumore al seno e morì il 9 Marzo 1846 nel suo paese natale dove è sepolta. Oggi il suo lavoro con i fossili è considerato fondamentale per la paleontologia, a quei tempi disciplina nascente, ma la condizione delle donne nella società dell'epoca, la quale non ammetteva alcun ruolo nelle materie scientifiche e non solo, aggravata dal fatto che Mary fosse di umili origini, non le permise di ottenere i meritati riconoscimenti, nonostante un approccio rigoroso e attento nella trattazione dei fossili e con suo grande rammarico. Benché fosse autodidatta le sue osservazioni furono sempre originali e pertinenti ma le sue scoperte, immancabilmente, vennero attribuite ad altri. Nonostante personalità di rilievo nel campo scientifico si rivolgessero a lei per pareri o per acquistare pezzi pregiati, quasi mai gli stessi la citarono nelle loro relazioni e solo Luois Agassiz le intitolò due specie di pesci fossili per ringraziarla per l'aiuto ricevuto. Non veniva ammessa nemmeno in visita alla Geological Society di Londra anche se i membri ne usavano le opinioni e le scoperte. Solo negli ultimi anni della sua vita riuscì ad ottenere qualche riconoscimento e una pensione che le permise un po' di stabilità economica. La Geological Society of London, saputo della sua malattia, indisse nel 1846 una raccolta di fondi e il museo della sua contea, il Dorset, la incluse tra i suoi membri onorari ed alla sua morte il Presidente della Geological le dedicò un elogio funebre che venne incluso nella loro pubblicazione periodica, onore mai concesso ad una donna. Nel 1865 Charles Dickens scrisse un articolo sulla vita di Mary Anning e sulle difficoltà che aveva dovuto affrontare nel suo lavoro concludendo con la frase:"La figlia del carpentiere si è conquistata un proprio nome e lo ha meritato".
Nel 2010 la Royal Society, in occasione del 350° anniversario della propria fondazione, ha incluso Mary nella lista delle dieci donne inglesi che più hanno contribuito alla storia della scienza.
Nel 2020 è stato realizzato un film biografico intitolato "Ammonite - Sopra un'onda del mare" dove la paleontologa è interpretata da Kate Winslet, film molto discusso per la scarsa accuratezza storica.