IO STO CON GLI IPPOPOTAMI di Stefania Bocchetta
IO STO CON GLI IPPOPOTAMI:
RIFLESSIONE SEMISERIA SULLA VITA E DINTORNI.
Io sto con gli ippopotami, sì proprio come il
fortunato film con Bud Spencer. Vi chiederete sicuramente il motivo di questo
titolo che sembra, ed è, una decisa affermazione. Proverò a spiegarvelo, non
certo per convincervi ad aderire ad una nuova filosofia di vita, no davvero,
però chissà, forse alla fine converrete con me che non sarebbe poi tanto male
stare con gli ippopotami. Intanto vi starete ancora chiedendo perché proprio
gli ippopotami. Abbiate pazienza ancora un po' perché prima voglio spiegarvi il
motivo per cui ho scelto gli animali. Ve lo siete chiesto? Non che me ne
importi un granché sapere se vi siete posti il quesito o no, tanto ve lo spiego
lo stesso! Quindi, dovete sapere che ho un grandissimo rispetto per il genere
animale ed una scarsa considerazione del genere umano. Suvvia, non prendetevela
tanto, non fate gli offesi: non è mica necessario che condividiate le mie
opinioni ma se siete qui è per ascoltare quello che ho da dire, non è così? Ed
allora i rimbrotti, per cortesia, alla fine del monologo! Dunque, dicevo? Ah,
sì, che adoro gli animali, ma chiariamo subito, non sono vegetariana,
nossignori, ci mancherebbe: faccio ancora parte del genere umano, purtroppo, e gli
uomini sono onnivori secondo natura, perciò perché dovrei privarmi del piacere
di una succulenta grigliata? Carne o pesce? Dov'è il problema? Questa o quello
per me pari son! Quindi, anche se li mangio, rispetto gli animali e la loro
intelligenza bestiale che, regola vorrebbe inferiore a quella umana. E no, non
chiedetemi come la penso al riguardo, sarebbe come sfondare una porta aperta:
troppo facile! Ditemi voi piuttosto, perché l'intelligenza degli animali
sarebbe inferiore a quella degli uomini. Avete mai sentito di un animale che
spreca il cibo come fa l'uomo per esempio? Non credo proprio. Un leone uccide
solo quando ha fame o quando deve sfamare i propri cuccioli e niente va
sprecato: ciò che resta della preda serve al sostentamento di altre specie. E
l'uomo che fa? Una parte, quella più ricca ed opulenta, si riempie la dispensa
più di quanto sia necessario e produce più rifiuti di quanto riesca a smaltire,
e l'altra metà del mondo? Naturalmente muore per la fame e le malattie che essa
comporta. E allora, ditemi, chi possiede una intelligenza superiore? Siete
ancora convinti che sia l'uomo? Ma allora siete dé coccio! Ok, un altro
esempio: prendiamo il licaone. È una piccola e poco conosciuta bestiola che
vive nella savana africana, simile allo sciacallo tanto per dare un'idea se non
avete ben chiaro il soggetto, ma ciò che probabilmente non sapete forse, è che
nonostante la sua natura, per così dire bestiale, ha un tale spiccato senso del
dovere sociale che tutto il gruppo si prende cura delle femmine che hanno
partorito e dei loro cuccioli e poi li chiamano bestie! Se pensate a tutti i
neonati che finiscono nei cassonetti! E li chiamano umani! Ma certo, lo so cosa
state dicendo: non tutti gli uomini si comportano così, come non tutti gli
animali sono irreprensibili: incredibile ma sono d'accordo con voi. In fin dei
conti ho anch'io degli amici che stimo tantissimo, che diamine! Il problema, in
realtà, è che dagli uomini mi aspetto che usino la loro grande, impareggiabile
ed ineguagliabile intelligenza per non essere bestiali, mentre dagli animali,
con la loro intelligenza inferiore, mi aspetto solo comportamenti bestiali. Ma
torniamo agli ippopotami. Non vi ho ancora detto perché ho scelto proprio loro.
Sì, è vero, avrei potuto scegliere un altro animale ma il fatto è che io voglio
proprio loro. E non fate gli spiritosi, non è solo una questione di fisico,
anche se sono sulla buona strada, la scelta è dovuta a ben altro e poi, devo
farvi una confessione: non è che ami proprio tutti gli animali! Purtroppo è
così, ma che ci posso fare se le cavallette mi schifano abbastanza?! E di certo
non inviterei mai a cena una famiglia di formiche: troppo invadenti! Non mi
stimola nemmeno la frequentazione di pipistrelli ed i rettili poi, viscidi ed
infidi mi ricorderebbero troppo certi umani che qualche volta mi tocca
frequentare. E gli uccelli? Ed i pesci? Direte voi. Giuste osservazioni ma è
presto detto: per i primi che fatica migrare ad ogni stagione e quelli che
stazionano poi? Che vita grama durante l'inverno! Mentre i pesci con questa
storia che il più grosso mangia sempre il più piccolo ci sarebbe sempre da
guardarsi alle spalle proprio come nella vita di tutti i giorni di ogni comune
mortale. E che mi cambierebbe? Niente! Non parliamo poi del miglior amico dell'uomo
... per 11 mesi all'anno per poi venire abbandonato il dodicesimo sul ciglio di
una strada che, se non fosse per il fatto che trattasi spesso di autostrada con
auto che sfrecciano a tutta velocità col rischio di finirci sotto, il cane
potrebbe anche esultare per la riconquistata libertà e per essersi liberato del
falso amico umano e dei suoi tradimenti! No, no, troppo complicato! Se devo
cambiare voglio farlo in meglio, mica voglio cambiare tipo di problemi, voglio
averne il meno possibile! Perciò, cari miei, la scelta non aveva ...
scelta! Meglio, decisamente meglio, gli ippopotami! Ma non quelli colorati e
canterini della TV, eh no! Parlo proprio di quelli africani e neanche di quelli
nani, ma proprio il genere più grosso, io li adoro! Si ritagliano il loro
angolo di mondo dove riescono a vivere tranquillamente. È vero che devono
difendere il territorio dalle intrusioni degli estranei ma, chiunque abbia un
po' di "sale in zucca" sa bene, e neanche ci prova, che è meglio non disturbare
il riposo della paciosa bestiola. Ah, come vorrei poter fare la stessa cosa! Ma
ci pensate! Nessuno che suona il campanello o chiama al telefono nei momenti
meno opportuni, oppure evitare tutte quelle persone che proprio non riesco a
sopportare, e con il minimo sforzo perché basterebbe un'occhiata di quelle
significative od un mostrare i denti e tutto sarebbe risolto. Mitico
ippopotamo! Basterebbe questo per giustificare la scelta! Un problemino, a dire
il vero, ci sarebbe: io non so nuotare! Ma posso comunque imparare, a questo ci
pensa la natura, no?! Se rinascessi ippopotamo sicuramente saprei nuotare e poi
sono animali intelligenti mica vanno nelle acque profonde, frequentano le acque
basse di laghi e fiumi e di giorno vivono sulla terraferma, così se ne stanno
belli freschi. Con quell'aria così paciosa in realtà non hanno nemici se non
umani perciò tanto di guadagnato: quelli ce l'ho anche ora! Insomma cari miei
l'ippopotamo è la mia scelta definitiva e, credete a me, la migliore che si
possa fare, ne sono convinta, voi no? Ma pensate per un attimo a quanto tempo
sprecate (voi, io no!) in beauty farm per farvi impiastricciare con fanghi,
alghe e corsi di nuoto per stare in forma. Gli ippopotami lo fanno tutti i
giorni gratis: fanghi e bagni a non finire e non devi imparare a nuotare! E poi
quanti di noi non hanno vissuto momenti imbarazzanti a causa di qualche
problemino dovuto ad una sudorazione, diciamo così, un po' acidula? Ebbene gli
ippopotami, oltre a non aver problemi di olezzi imbarazzanti perché stanno
sempre a mollo, quando sudano secernano un liquido che dà alla pelle una
gradevole colorazione rosata, per questo in passato gli studiosi pensavano che
la cara bestiola "sudasse sangue". Ora, dico io, anche l'uomo si dice,
metaforicamente parlando, che sudi sangue e con quali risultati? Che solo
raramente qualcuno si ricorda di ringraziarti. Almeno gli ippopotami ottengono
un bel colorito rosa! E poi ditemi, quante donne vorrebbero partorire in acqua?
Ebbene le signore ippopotame lo fanno abitualmente. È vero che partoriscono
neonati di circa 42 kg ma è un piccolo dettaglio per una mamma amorevole quale
lei è, però spero di rinascere ippopotamo maschio. Perciò cari miei, non ho
dubbi, voglio la vita tranquilla e solitaria degli ippopotami e se qualcuno mi
dovesse dare della "bestia" non so mica se mi offendo! Mi sa tanto di no, ma lo
sconsiglierei vivamente di dirmi "come sei umana"!