IL POSTO PIU' STRANO di Luigi Lucaioli

24.08.2020

IL POSTO PIU' STRANO.

Premetto che non sono uno scrittore, tento di scrivere. Mi arrangio meglio con i sonetti
e le pasquinate ma questa ve la voglio raccontare.

Avete presente un giovane di 17 anni, con gli ormoni in ebollizione?

Bene, immaginatelo alle prese con il desiderio di apparire più grande della sua età.

Bene, fino a quel giorno fatidico, avevo avuto soltanto esperienze del tipo <fratel coniglietto> ma quello era il momento: dovevo e volevo dimostrare di essere uomo.

Lei era troppo bella, desiderabile, calda, sensuale, non potevo sciupare tutto come le altre volte. Che fare? A quella età non si poteva fare in casa, né in un androne di un palazzo come spesso accadeva, per quella occasione occorreva ... un po' più di intimità. Ci saremmo uniti "biblicamente", anche lei lo desiderava.

Ecco il colpo di genio: una macchina! Coinvolsi un mio amico, già maggiorenne, chiedendogli in prestito la sua 500. Dopo vari dinieghi e infinite insisten ze, cedette ma aduna condizione: entro due ore se non tornavo, avrebbe fatto denuncia di furto. Avevo il cuore in tumulto. Sotto casa di lei sarò passato almeno 10 volte. Finalmente, dietro il palazzo, è salita.

Corsa frenetica per raggiungere la pineta di Castelfusano, luogo bellissimo allora, ora non più.
Tra gimkane e slalom, in mezzo a quegli anfratti di macchia mediterranea, finalmente, l'angolo di paradiso: la nostra alcova, un groviglio di arbusti simile ad una capanna.

Sorvolando certi dettagli intimi arriviamo al clou dell'opera. non so quanti di voi lo abbiano fatto in una 500. Scomodissima, perciò uscii dall'auto.

Immaginate due gambette magre con le braghe calate, ma chi se ne preoccupava?! Stavo raggiungendo l'apice dell'estasi...e qui viene il bello! Un pubblico plaudente e incitante, gridava e rideva incitandoci. Ero finito sul bordo della ferrovia che porta al mare, proprio al capolinea...che fu anche il mio!