FOLIGNO

31.05.2023

Potevamo non parlarvi di Foligno? Certo che no quindi iniziamo da... un po' di storia.

Il nome Foligno deriverebbe dal culto della Dea Fulginia. Abitato da popolazioni umbre, in seguito alla realizzazione della via Flaminia, si verificò la colonizzazione dei Romani che si stabilirono a nord dell'attuale centro della città, sorto probabilmente su un accampamento militare. L'impronta romana rimane tutt'ora visibile nell'impianto stradale: strade rettilinee che si incrociano perpendicolarmente e che si rapportano a quattro ponti romani edificati sul fiume Tobino e ancora funzionanti.

Inserito nel Ducato di Spoleto subì le invasioni barbariche, poi venne il Castrum sorto intorno alla tomba di San Feliciano (dal quale poi prese il nome di Civita San Feliciani) divenne Comune di fazione ghibellina causa delle frequenti guerre con Perugia. Con la Signoria della famiglia Trinci (1305 - 1439) la città divenne Vicariato dello Stato Pontificio. Dopo la rottura con la Chiesa e l'assedio imposto da Papa Eugenio IV venne instaurato un governatorato pontificio. In questo periodo si sviluppò una redditizia produzione di canapa della quale Foligno divenne la principale fornitrice dello Stato Pontificio e con la quale venivano prodotte le funi per le campane. Con la discesa di Napoleone in Italia, Foligno finì sotto la dominazione francese. Durante la II° Guerra Mondiale, a causa della presenza di un importante aeroporto, caserme, scuole militari e industrie belliche, la città subì molti bombardamenti da parte degli anglo-americani che la distrussero in gran parte e perciò è stata insignita della medaglia d'argento al valor civile. Causa di distruzione sono stati nei secoli anche i frequenti terremoti, l'ultimo dei quali nel 1997 ha colpito in modo particolare le frazioni montane.

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CURIOSITÀ SU FOLIGNO

La "Giostra della Quintana", è parte fondamentale della tradizione popolare della città: si tratta di un torneo cavalleresco e una manifestazione storica in costume, che vede dieci binomi cavallo-cavaliere, in rappresentanza dei rispettivi rioni, sfidarsi due volte all'anno: la sera del secondo o terzo sabato di giugno si svolge la giostra della sfida mentre nel pomeriggio della seconda o terza domenica di settembre si svolge la giostra della rivincita. La denominazione prende il nome da una via dell'accampamento romano nella quale aveva luogo l'addestramento dei soldati che, armati di lancia, si lanciavano contro un fantoccio cercando di infilare l'anello sospeso a una mano dello stesso. La prima testimonianza documentata dello svolgimento della Quintana nel folignate risale al 1448. Poi nel 1613 i Priori cittadini inserirono la Quintana nell'ambito dei festeggiamenti carnevaleschi, modificandone lo svolgimento e lo spirito con i criteri che sussistono quasi del tutto ancora oggi. I cavalieri giostranti lanciati al galoppo devono infilare con una lancia una serie di anelli che, via via, diventano più piccoli, appesi alla mano destra di una statua rotante in noce massiccio risalente al XVII secolo che sulla sinistra tiene uno scudo e raffigura il dio Marte. Vince chi percorre con il miglior tempo e senza nessuna penalità, pena l'immediata eliminazione. Un tempo il vincitore veniva insignito di titoli onorifici oggi al rione rappresentato viene assegnato un Palio realizzato da artisti di fama.

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