CASTELSARDO
CASTELSARDO
Castelsardo si trova in Sardegna, precisamente nella provincia di Sassari ed circa 5861 abitanti. Grazie alla sua particolare posizione e al facile accesso naturale dal mare, è testimoniata la presenza di antichi centri abitati. Anche i Romani costruirono le loro abitazioni nelle vicinanze dell'odierno porto turistico. A quei tempi l'approdo era situato su una spiaggia denominata Fritum Janii (porto di Giano) da cui l'odierno nome del porto e della collina sovrastante, Frigiano. Con la caduta dell'Impero Romano e con l'andare degli anni molte terre vennero donate ai vari ordini monastici. A pochi chilometri venne fondato l'importantissimo monastero benedettino di Tergu, mentre sul colle di Frigiano vi era già un monastero probabilmente di eremiti antoniani, intorno a cui si aggregò la popolazione locale, per lo più dispersa in piccoli raggruppamenti rurali. Tale centro di aggregazione perse di importanza, per divenire poi un lazzaretto, quando nel 1102 venne fondato il castello della famiglia genovese dei Doria, battezzato Castelgenovese. Gli abitanti della zona, si trasferirono progressivamente all'interno della rocca, dotata di un approdo indipendente e di numerose vasche per la raccolta dell'acqua. Quella fu la nascita del paese così come ancora oggi possiamo vederlo, nonostante l'urbanizzazione avvenuta dal 1950 ad oggi. Dopo i Doria, signori del luogo furono i Giudici di Arborea del casato dei Cappai de Baux e poi gli Aragonesi. Castelsardo fu l'ultima città dell'isola a venir inglobata dal Regno di Sardegna aragonese, nel 1448, lo stesso anno in cui venne nominata Città Regia. Nel 1767 Castelsardo, sotto la dinastia sabauda, assunse l'attuale denominazione durante il regno di Carlo Emanuele III, ma a differenza di altre città regie, conservò nel proprio stemma le barre d'Aragona invece di sostituirle con la croce dei Savoia. La città cominciò a perdere di importanza verso la prima metà dell'ottocento, schiacciata da proprietari terrieri troppo autoritari e da un impoverimento della vita culturale e sociale, unica alternativa alle poche terre coltivabili, dovuta al progressivo allontanarsi dei seminaristi, dei frati, del vescovo.
La peste di fine secolo, arrivata con notevole ritardo rispetto al resto dell'isola, completò l'opera condannando il paese al periodo più povero della propria storia.
CURIOSITA'
Castelsardo è famosa nel mondo per la produzione artigianale dei cestini: caratteristiche di Castelsardo sono le corbule e i canestri. Le corbule, base piccola e bordi alti, forma tronco-conica, mentre i canestri hanno il bordo basso, entrambi venivano utilizzati per la panificazione e facevano parte del corredo del pane per la sposa. Un altro contenitore tipico di Castelsardo è la pòntina, capiente contenitore di forma cilindrica o di giara, con apposito coperchio che solitamente veniva utilizzato per conservare la biancheria, i ceci, i fagioli e gli alimenti in genere.
CUCINA TIPICA
Un piatto tipico di Castelsardo è
sicuramente l'Aragosta alla Castellanese: viene pescata proprio nelle
acque locali e cucinata in un soffritto con olio, aglio, cipolla e prezzemolo a
cui si aggiungono sugo di pomodoro, peperoncino, limone e infine le uova
dell'aragosta e la parte scura della testa.
O ancora l'Aragosta all'aragonese, molto saporita e condita con una
salsa cremosa a base di aglio, olio, limone, prezzemolo, capperi e uova sode.
Altro piatto tipico molto pregiato che vi permetterà di sentire sempre i sapori del mare, è la zuppa alla castellanese o anche conosciuta come Sa Cassola di Castelsardo, ovvero una zuppa di pesce del Golfo dell'Asinara.
Non dimenticate di accompagnate il tutto con un buon Vermentino di Sardegna.
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