ANNA DI CLEVES: una Regina... di stile.

05.09.2020

Anna di Clèves

Tra le mogli di Enrico VIII si può dire che è l'unica che è riuscita a tenere la testa... attaccata al collo ma anche che è l'unica a non essere diventata regina ma sepolta e considerata come tale.
Anna, duchessa di Clèves, divenne la quarta moglie di Enrico VIII, re d'Inghilterra poiché lui si era invaghito del lusinghiero ritratto dipinto da Hans Holbein però la miniatura, così come la tela, non mostravano le cicatrici che il vaiolo aveva lasciato sul viso di lei. Quando, conosciutala di persona, il sovrano si dichiarò deluso dalla sua scarsa avvenenza al punto da "non poterla amare", lei non si oppose a un annullamento ed accettò con garbo la decisione del futuro sposo, ottenendone rispetto e agiatezza e, soprattutto, si salvò dalla collera del sovrano, e dal patibolo ma come era arrivato il volubile sovrano a conoscere Anna? È presto detto.

Era l'anno 1539: Jane Seymour, l'amatissima terza moglie di Enrico VIII, che gli aveva dato l'unico figlio maschio, era morta ormai da due anni. Il Parlamento sollecitava il Re perché si risposasse e generasse altri eredi lui rifiutava inconsolabile. Tuttavia il figlio, unico erede al trono, era di salute cagionevole - morirà a sedici anni. Inoltre, sia Francesco I di Francia che l'imperatore Carlo V d'Asburgo progettavano di invadere l'Inghilterra. Allora il potente cancelliere del regno, Thomas Cromwell, prospettò l'alleanza con un paese forte, le Fiandre, governato dal duca Guglielmo di Clèves, nemico giurato dell'imperatore.
Il duca, infatti, aveva una sorella ancora nubile, Anna, che era disposto a dare in sposa a Enrico dopo che mezza Europa aveva declinato le proposte di matrimonio avanzate da Cromwell all'insaputa del sovrano. Sembra addirittura che la bellissima Cristina di Danimarca avesse affermato: "Se avessi due teste, ne metterei volentieri una a disposizione del re d'Inghilterra."

La donna non bella, timida, goffa studiò l'inglese, la musica, le usanze di corte, imparò a vestire con eleganza. Le sue qualità di casalinga tedesca erano simili a quelle delle donne Tudor: cuocere il pane per la famiglia, far fermentare la birra, conservare carne e verdure per l'inverno, preparare marmellate, produrre candele e sapone, filare la lana, conoscere le erbe e prepararne medicamenti, curare piccoli malanni: anche per questo le donne del regno l'adoravano.
E dato che era mite e generosa si fece benvolere da tutti: fece venire a corte i figli del re. Una volta concluse le pratiche per l'annullamento, il sovrano si vendicò su Cromwell: il cancelliere salirà al patibolo nel luglio del 1540. Enrico morirà sette anni dopo, Anna gli sopravvivrà di dieci anni, venendo a mancare in Chelsea Old Palace il 16 luglio del 1557.
Il suo corpo venne imbalsamato e deposto in una bara coperta di drappi intessuti d'oro e con il suo stemma e circondata da torce accese e veglie di preghiera.
Il 3 agosto colei che non fu mai proclamata regina venne traslata solennemente nell'Abbazia di Westminster, la sua tomba in marmo scuro reca l'epigrafe: "Anna di Clèves, Regina d'Inghilterra".

Alla fine Enrico acconsentì. L'ambasciatore inglese nelle Fiandre si occuperò del negoziato con il Duca, gli avvocati di lui stesero i contratti e il matrimonio venne celebrato in poco tempo. Anna, che era vissuta in un paese isolato e rigidamente luterano, non conosceva una parola d'inglese e, a differenza delle aristocratiche inglesi, non sapeva danzare, suonare uno strumento, cacciare con il falco, indossava gli abiti smessi della cognata, dovette però accettare il matrimonio combinato dal fratello per la Ragion di Stato.

La donna non bella, timida, goffa studiò l'inglese, la musica, le usanze di corte, imparò a vestire con eleganza. Le sue qualità di casalinga tedesca erano simili a quelle delle donne Tudor: cuocere il pane per la famiglia, far fermentare la birra, conservare carne e verdure per l'inverno, preparare marmellate, produrre candele e sapone, filare la lana, conoscere le erbe e prepararne medicamenti, curare piccoli malanni: anche per questo le donne del regno l'adoravano.
E dato che era mite e generosa si fece benvolere da tutti: fece venire a corte i figli del re. Una volta concluse le pratiche per l'annullamento, il sovrano si vendicò su Cromwell: il cancelliere salirà al patibolo nel luglio del 1540. Enrico morirà sette anni dopo, Anna gli sopravvivrà di dieci anni, venendo a mancare in Chelsea Old Palace il 16 luglio del 1557.
Il suo corpo venne imbalsamato e deposto in una bara coperta di drappi intessuti d'oro e con il suo stemma e circondata da torce accese e veglie di preghiera.
Il 3 agosto colei che non fu mai proclamata regina venne traslata solennemente nell'Abbazia di Westminster, la sua tomba in marmo scuro reca l'epigrafe: "Anna di Clèves, Regina d'Inghilterra".
la casa di Anna di Cleves
la casa di Anna di Cleves

Enrico che un tempo veniva definito il "più bel principe della cristianità", ora, a quasi cinquant'anni, era quasi irriconoscibile, in cattiva salute, un obeso tiranno, che decise di farle una sorpresa: insieme con il duca di Norfolk le andò incontro a Rochester, dove era ospite durante il viaggio verso Londra, travestito da tagliaboschi: entrò nelle sue stanze, lei lo prese per un intruso, interverranno le guardie, e allora lui dovette rivelarsi.

Durante il viaggio fino a Londra nevicò fitto, i due sposi reali vi arrivarono fradici. Enrico era impaziente e si precipitò nelle stanze di lei. La duchessa era alla finestra: lui le arrivò alle spalle, cercò di abbracciarla. Lei si girò, vide un omaccione malvestito, grondante d'acqua, che cercava di toccarla con delle grosse manacce. Si mise a urlare in tedesco. Lui la guardò, e rimase sbigottito. Si precipitò fuori, nell'anticamera dove lo aspettava Cromwell e tra insulti e ceffoni lo accusò di avergli mentito sull'aspetto di lei che recava sul viso i segni del vaiolo, i quali gli rendevano impossibile amarla. Purtroppo nello stretto di Calais le navi dell'imperatore erano pronte per l'invasione, e il potente duca di Clèves, fratello della sposa, era pronto ad unirsi all'imperatore nel caso di una rottura del contratto matrimoniale: Enrico era costretto a sposarla. Il matrimonio ebbe luogo il 6 gennaio del 1540.

La donna non bella, timida, goffa studiò l'inglese, la musica, le usanze di corte, imparò a vestire con eleganza. Le sue qualità di casalinga tedesca erano simili a quelle delle donne Tudor: cuocere il pane per la famiglia, far fermentare la birra, conservare carne e verdure per l'inverno, preparare marmellate, produrre candele e sapone, filare la lana, conoscere le erbe e prepararne medicamenti, curare piccoli malanni: anche per questo le donne del regno l'adoravano.
E dato che era mite e generosa si fece benvolere da tutti: fece venire a corte i figli del re. Una volta concluse le pratiche per l'annullamento, il sovrano si vendicò su Cromwell: il cancelliere salirà al patibolo nel luglio del 1540. Enrico morirà sette anni dopo, Anna gli sopravvivrà di dieci anni, venendo a mancare in Chelsea Old Palace il 16 luglio del 1557.
Il suo corpo venne imbalsamato e deposto in una bara coperta di drappi intessuti d'oro e con il suo stemma e circondata da torce accese e veglie di preghiera.
Il 3 agosto colei che non fu mai proclamata regina venne traslata solennemente nell'Abbazia di Westminster, la sua tomba in marmo scuro reca l'epigrafe: "Anna di Clèves, Regina d'Inghilterra".
statua di cera di Anna di Cleves
statua di cera di Anna di Cleves

Intanto Cromwell e i suoi avvocati cercavano disperatamente una soluzione. Anni prima ci sarebbe stata una promessa di matrimonio concordata dal fratello di lei con il duca di Lorena, e l'attuale matrimonio con Enrico VIII non era è stato consumato, quindi si sarebbe potuto annullare. In compenso, Enrico avrebbe offerto ad Anna il cospicuo vitalizio di tremila sterline all'anno, l'uso di diversi castelli e proprietà, l'invito a partecipare alle feste di corte, favolosi gioielli, stoffe preziose, e il titolo onorifico di "cara sorella".

La donna non bella, timida, goffa studiò l'inglese, la musica, le usanze di corte, imparò a vestire con eleganza. Le sue qualità di casalinga tedesca erano simili a quelle delle donne Tudor: cuocere il pane per la famiglia, far fermentare la birra, conservare carne e verdure per l'inverno, preparare marmellate, produrre candele e sapone, filare la lana, conoscere le erbe e prepararne medicamenti, curare piccoli malanni: anche per questo le donne del regno l'adoravano.
E dato che era mite e generosa si fece benvolere da tutti: fece venire a corte i figli del re. Una volta concluse le pratiche per l'annullamento, il sovrano si vendicò su Cromwell: il cancelliere salirà al patibolo nel luglio del 1540. Enrico morirà sette anni dopo, Anna gli sopravvivrà di dieci anni, venendo a mancare in Chelsea Old Palace il 16 luglio del 1557.
Il suo corpo venne imbalsamato e deposto in una bara coperta di drappi intessuti d'oro e con il suo stemma e circondata da torce accese e veglie di preghiera.
Il 3 agosto colei che non fu mai proclamata regina venne traslata solennemente nell'Abbazia di Westminster, la sua tomba in marmo scuro reca l'epigrafe: "Anna di Clèves, Regina d'Inghilterra".

Lei accettò. Non si sentì offesa come donna, consapevole anche del fatto che, nel frattempo, il sovrano si era invaghito di una delle sue damigelle, la giovane ed esuberante Kathryn Howard che sposerà neanche sei mesi dopo. Scrisse al fratello Guglielmo per assicurargli che era sua volontà accettare l'annullamento e restare in Inghilterra dove era felice e dove sarebbe diventata una delle donne più ricche del paese. Gli chiese con forza di non prendere misure contro Enrico. Si narra che quando le dissero che dopo l'annullamento avrebbe potuto risposarsi, lei abbia risposto: "Oh no, mai più!".

La donna non bella, timida, goffa studiò l'inglese, la musica, le usanze di corte, imparò a vestire con eleganza. Le sue qualità di casalinga tedesca erano simili a quelle delle donne Tudor: cuocere il pane per la famiglia, far fermentare la birra, conservare carne e verdure per l'inverno, preparare marmellate, produrre candele e sapone, filare la lana, conoscere le erbe e prepararne medicamenti, curare piccoli malanni: anche per questo le donne del regno l'adoravano.
E dato che era mite e generosa si fece benvolere da tutti: fece venire a corte i figli del re. Una volta concluse le pratiche per l'annullamento, il sovrano si vendicò su Cromwell: il cancelliere salirà al patibolo nel luglio del 1540. Enrico morirà sette anni dopo, Anna gli sopravvivrà di dieci anni, venendo a mancare in Chelsea Old Palace il 16 luglio del 1557.
Il suo corpo venne imbalsamato e deposto in una bara coperta di drappi intessuti d'oro e con il suo stemma e circondata da torce accese e veglie di preghiera.
Il 3 agosto colei che non fu mai proclamata regina venne traslata solennemente nell'Abbazia di Westminster, la sua tomba in marmo scuro reca l'epigrafe: "Anna di Clèves, Regina d'Inghilterra".

La donna non bella, timida, goffa studiò l'inglese, la musica, le usanze di corte, imparò a vestire con eleganza. Le sue qualità di casalinga tedesca erano simili a quelle delle donne Tudor: cuocere il pane per la famiglia, far fermentare la birra, conservare carne e verdure per l'inverno, preparare marmellate, produrre candele e sapone, filare la lana, conoscere le erbe e prepararne medicamenti, curare piccoli malanni: anche per questo le donne del regno l'adoravano.
E dato che era mite e generosa si fece benvolere da tutti: fece venire a corte i figli del re. Una volta concluse le pratiche per l'annullamento, il sovrano si vendicò su Cromwell: il cancelliere salirà al patibolo nel luglio del 1540. Enrico morirà sette anni dopo, Anna gli sopravvivrà di dieci anni, venendo a mancare in Chelsea Old Palace il 16 luglio del 1557.
Il suo corpo venne imbalsamato e deposto in una bara coperta di drappi intessuti d'oro e con il suo stemma e circondata da torce accese e veglie di preghiera.
Il 3 agosto colei che non fu mai proclamata regina venne traslata solennemente nell'Abbazia di Westminster, la sua tomba in marmo scuro reca l'epigrafe: "Anna di Clèves, Regina d'Inghilterra".