A MIO PADRE di Stefania Bocchetta

19.03.2021

A MIO PADRE

Nella temuta solitudine

di un abbandono 

scorrono lente le giornate

di un dolore profondo.

Non posso più parlarti,

non puoi più ascoltarmi,

non posso stringerti la mano

come ho sempre fatto

fin da bambina,

dirti son qui, ci sono,

ci sono sempre stata

anche nella forzata distanza,

stringerti forte per farti sentire al sicuro, 

proteggerti.

I padri non si scelgono 

ma io ti sceglierei col cuore

e sempre lì sei stato, 

sei e sarai.